Giovedì, 16 Novembre 2023 16:03

L'importanza del riposo per le viti

Anche se le colline del nostro Monferrato paiono scivolare in un sonno profondo, dopo la vendemmia, esse continuano a lavorare, seppur a basso regime, ripristinando le energie per l'anno solare a venire. Così, prima della potatura invernale, con l'aiuto di noi vignaioli, le piante ormai prive di clorofilla e quindi di fogliame cercano nuova linfa nel terreno per le gemme e dunque i grappoli che verranno.

Sta dunque al viticoltore il compito di curare la vite e fresare il terreno. Prima, approfittando del riposo del vigneto successivo alla raccolta, si riparano (e sostituiscono, talvolta) i pali e i fili magari deteriorati dal peso della vegetazione estiva e autunnale, ripristinando la salute dei tralci. Poi, resa salubre la pianta, si va alla radice, attraverso la manutenzione del suolo. Dunque si eliminano le erbe infestanti, che rischiano di "competere" con la vite assorbendo l'acqua e i sali minerali che le si vogliono riservare e si rinvigorisce il terreno arricchendolo di nutrienti, in particolare di azoto.

In ultimo, è importante lasciare il suolo circostante la vite scompatto, in modo da favorire l'assorbimento delle piogge che verranno nei mesi più freddi. Stagione che, contrariamente a quanto suggerirebbe il cielo, è alla base della vita del grappolo, così come il riposo del vino lo è per i sapori nel calice.

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