Martedì, 29 Agosto 2023 09:35

Alle origini del Ruché, tra il Monferrato e la California

C'è un fil rouge invisibile, ma forte e teso, che attraversa l'Atlantico del Novecento segnando le origini del Ruché come oggi lo conosciamo: è quello che lega lo spirito brillante e proattivo di Don Giacomo Cauda alla mente visionaria dell'enologo californiano Randall Grahm

Entrambi pionieri enoici, hanno vissuto la stessa epoca, per la fortuna del Monferrato. Tre gli aspetti che li hanno indissolubilmente legati: lo sguardo oltre il presente del vino, la passione pionieristica per il Ruché e la conoscenza di Luca Ferraris, che porterà sempre nel cuore l'amicizia con Grahm e la responsabilità, nonché l'onore, della Vigna del Parroco ereditata. 
 
Fu infatti il sacerdote il primo a riconoscere il potenziale del grande rosso monferrino, dedicandosi ad esse con "anima e corpo" per poi costruire l'oratorio e ristrutturare la canonica parrocchiale con le vendite delle bottiglie: nelle vigne abbandonate di Castagnole Monferrato, nonché nel vitigno abbandonato, c'era il futuro brillante del Ruché
 
Ma il "Ruché del Parroco", a lungo apostrofato così fin dagli anni '60 che gli diedero i natali, necessitava di un volto internazionale per fare il grande passo. Fu Randall Grahm, già pioniere del Rodano californiano e trendsetter del settore, a nobilitare il nobilitare il vitigno del Monferrato agli occhi del mondo, riconoscendo in esso "il figlio del Nebbiolo e del Brachetto". 
 
Sorprendentemente, la California di Grahm è la stessa terra in cui il nonno di Luca Ferraris cercò fortuna, negli anni '20, gettando le basi per quella che è oggi Ferraris Agricola
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