Il Ruchè è stato protagonista del piccolo schermo attraverso le etichette di Ferraris Agricola. È il giornalista gastronomico Beppe Gandolfo a dedicargli un lungo servizio nella puntata di Studio Aperto Mag (noto rotocalco del telegiornale di Italia 1) andata in onda lo scorso 7 maggio.

“Un vino relativamente giovane, riscoperto da una sessantina d’anni, anche se se ne ha testimonianza nei secoli passati”, spiega, introducendo il vitigno e illustrando il rilancio compiuto dagli anni ’60, prima con Don Giacomo Cauda fino a oggi attraverso l’impegno della squadra guidata da Luca Ferraris.

A lui il compito, in occasione della puntata, di presentare i sette comuni del Monferrato astigiano adibiti al Ruchè, il suo successo odierno in termini di produzione e riconoscibilità mediatica, le sue caratteristiche organolettiche e distintiva versatilità, capace di accostamenti ora con il pesce ora con la carne in base ai tempi di imbottigliamento e affinamento in botte.

A testimoniarlo è Gabriele Boffa, giovane astro del fine dining nonché chef del ristorante due stelle Michelin Locanda del Sant’Uffizio, che vi abbina l’animella, il risotto con le creste di gallo e il coniglio con carota e foie gras.

E così, ancora una volta, il marchio Ferraris Agricola, diventa ambasciatore del ruchè nel Mondo.

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